Storia

Dal Friuli alla Lombardia la storia di una famiglia da secoli votata alla professione del farmacista

LE ORIGINI

Di lontana origine germanica e trapiantatisi in Gemona dove, mutatosi nel frattempo il nome da Wintani in Vintani, i componenti della famiglia svolsero ruoli non certo secondari già nel XIV secolo.

Molti di essi ricoprirono infatti incarichi pubblici come Capitano (rappresentante, in seno alla Comunità, l’autorità suprema del Governo centrale), come Massari (amministratori del comune) e come Camerari (amministratori dei beni della Chiesa e dell'Ospedale) a partire dal 1356 come risulta dal più antico registro amministrativo dei Vintani ritrovato, che così inizia: "In Christi nomen. Amen. Anno nativitatis Eiusdem millesimo trecentesimo quinquagesimo sexto, fui factus et electus ego Guiglellmus Ventani..., massarius communis et hominum de Glemona."

LA PROFESSIONE DI FARMACISTA

Di padre in figlio. Una, due ... tredici generazioni.
E’ dal 1547 infatti, che la famiglia Vintani esercita, anche se non interrottamente, con passione e competenza la professione di farmacista.
Un record difficilmente raggiungibile e perfettamente documentato. Il primo Vintani farmacista fu Francesco nel sec.
XVI a Gemona del Friuli e la sua farmacia, grazie ad un affresco ancora esistente e perfettamente visibile, venne denominata "Alla Madonna"; fino al 1751 venne gestita dalla famiglia, di padre in figlio.

FARMACISTI A BARLASSINA

Dopo circa 200 anni di silenzio, nel 1938 si ritorna a parlare di una farmacia gestita dai Vintani. Non più a Gemona, bensì a Barlassina che fino ad allora non aveva mai ospitato , in modo continuativo, una Farmacia.
Il concorso bandito per l'apertura del suddetto servizio fu vinto da Aminta Vintani che , per primo, ne assunse la titolarietà.

All'inizio del 1999 Paolo G. Vintani è ritornato all'antica denominazione dell'azienda; tale gesto è stato compiuto non solo per assumere ad emblema l'immagine dell'affresco "La Madonna dell'Aiuto" di Bernardino Luini, situata nella Chiesa di Barlassina ma anche per sottolineare l'orgoglio dell'appartenenza alla Comunità.

Galleria di Documenti storici

Questo volume vuole essere il 'racconto' di una ricerca, o più opportunamente di una ricerca/trascrizione, quella dei primi atti battesimali di Barlassina dal 1564 al 1617.

E’ un racconto perché la lettura di ogni singolo atto, sono un migliaio, svela molteplici aspetti di un mondo semplice ed operoso, quello della società barlassinese a cavallo fra il XVI e il XVII secolo; infatti pochi sono i nobili che vi compaiono e sono per lo più 'ospiti' della comunità o gentiluomini di città, che nella stagione estiva si occupano dei raccolti nei loro possedimenti nella campagna briantea.
Un mondo estraneo ai grandi fatti della storia, ma attore di una storia 'minore', non meno importante.

Storia Gli atti dei registri battesimali sono le uniche fonti che testimoniano la nascita e l’appartenenza ad una determinata famiglia, ad una comunità fino all’avvento di una anagrafe civile.
Sono la storia, le radici di una società e ne testimoniano le problematiche e le relazioni sociali.
Ci rivelano la mortalità infantile e giovanile, spesso legate all’elevato numero di figli nelle famiglie meno abbienti o alla consanguineità fin ad allora scarsamente accertabile o alle epidemie, quali la peste, che si succedevano con cadenze ravvicinate, l’abbandono dei neonati,... Sono, questi atti, i testimoni di rapporti solidali di parentela o amicali, oppure di quella convenienza sociale, presente in tutte le comunità, testimonianza messa in luce dalla scelta dei padrini.

Evidenziano il rispetto della tradizione nell’assegnare i nomi dei nonni paterni ai figli nati per primi e quelli dei nonni materni per i nati a seguire; l’usanza per le donne rimaste vedove di rimaritarsi col fratello del consorte deceduto o le morti per parto. Non sono questi ultimi dati rilevabili da una semplice lettura, ma una comparazione dei nuclei familiari, delle omonimie riservano molte sorprese.

E’ un racconto per tutti.
Per coloro che, parte della comunità barlassinese da generazioni, venendo a sapere delle proprie radici possano trarre motivo di una più approfondita conoscenza e anche di orgoglio e per quelli che, da non molto tempo parte del tessuto sociale o quali nuovi arrivati, possano trovare in questa ricerca un primo modo per conoscere la collettività.

Le parti introduttive, di carattere storico, e semplici, nel loro contenuto rendono temporalmente collocabile la stesura degli atti, le tabelle della parte finale nascono con l’intendimento di riassumere quanto le registrazioni hanno voluto trasmettere.

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