Parla con Paolo

Curiosità e informazioni su tutto ciò che riguarda la Farmacia.

Farmacia e Tumore

“per poter risolvere un problema bisogna prima di tutto prenderne coscienza” Linda Green A occhi chiusi

 

 

Cancer Pharmacy…una scuola di vita

 

Quest’anno in Edra Edizioni  è stato organizzato dalla sempre vulcanica dott ssa Penazzi la Scuola di Alta Formazione per il Consiglio e l ‘Assistenza Multidisciplinare al Paziente Deospedalizzato. Ho avuto l’onore di essere tra i relatori fin dalla “pilotina” di due anni fa e di partecipare alla creazione. L’aspetto rivoluzionario del corso  ( a parte quello tecnologico che pur essendo tante ore di lezione permette la gran parte di seguirla da casa) , è che non è quello di proporsi con consigli sulla terapia o sulla malattia, ma proprio perché il tumore essendo diventanto  spesso cronico, coinvolge tutta la famiglia, il malato ( e spesso anche l’oncologo) si concentrano sulla cura del “maledetto estraneo” , perdendo di vista quegli aspetti collaterali , a volte importanti . Il Prof Di Bella diceva …..Io non curo dal tumore faccio convivere con esso. Ippocrate stesso parlava di determinismo, cioè come fattori coincidenti e concomitanti possano incidere in maniera positiva non solo sullo stato d’animo e l’umore del malato, ma addirittura rendere più efficaci le terapie (arie , acque e luoghi III sec AC). Il percorso che con Elena si è solo iniziato, perchè speriamo di ampliarlo, è quello di coinvolgere innanzitutto un Oncologo che traccia le tipologie di tumore che spesso non conosciamo. Una Dietologa che aiuta il paziente in una giusta scelta e comprensione alimentare, delle estetiste di altissima specializzazione, che spiegano , non solo per le donne, a non scordarsi mai di esserlo, e trovare i “trucchi” scusate il gioco di parole per imparare ad attuare quei gesti che ritengono oramai inutili, e che se fatti come nei tempi della salute possono essere quasi ridicoli, per non parlare della scelta del prodotto e del sapersi coccolare. Per non dimenticare di una bravissima psicologa  che dall’approccio al malato, fino alla conversazione con il parente ci insegna ad entrare in squadra perché tutti insieme si possa accompagnare il malato in un percorso che se non vuole essere totalmente di guarigione, è senz’altro di consapevolezza e dignità. Ed infine il sottoscritto che affronta le medicine complementari, e so di essere maledettamente noioso quando riprendo la tecnica farmaceutica e la legislazione. Mi impegno (sempre pronto a correggermi) a cercare di distinguere bene le varie metodologie e le varie scuole……..e so anche che il collega si aspetta che io dia dei consigli pratici e prodotti da consigliare. Ma dopo anni di esperienza credo importante fare il farmacista , e mi sono reso conto di quanta confusione ci sia ancora in giro, di aiutare il collega a saper rispondere se un medico contesta una terapia complementare, e saper dire con i numeri ed i fatti di cosa consistono. Non dimenticando di citare trattamenti consolidati come quello del Vischio, per concludere con possibili interazioni e soprattutto ,dati alla mano come un importante numero di pazienti non in protocolli stretti si rivolgano “ a qualcos’altro” e pochi chiedono al medico e al farmacista, con rischi a volte gravi. Per concludere con qualche consiglio pratico che riveste quelle piccole grandi patologie collaterali alla terapia oncologica ( secchezza vaginale, dernmatiti,fatica e stanchezza…), in estate correggerò ed amplierò i miei interventi,sono esaltato da questo progetto e quello che spero ,personalmente , di essere riuscito a trasmettere ai colleghi che mi hanno seguito è di non sottovalutare mai nulla e l “ascolto”….che è la prima vera medicina.

 

Paolo Vintani